SUIVET

Suinicoltura + Suinicultura

(Dott. Roberto Bardini)

Nella difficile situazione in cui ci troviamo in questi giorni, oltre all’angoscia per le vite delle persone e alle preoccupazioni economiche sul futuro della nazione, dobbiamo ugualmente mantenere dedicata la nostra attenzione al  lavoro quotidiano e cercare di contrastare le difficoltà che operativamente si vanno incontrando oggi nel mercato; mi riferisco non all’andamento dei prezzi di lattoni e suini grassi, che purtroppo  sono indipendenti dalla nostra volontà, ma  alle difficoltà di reperimento di alcune materie prime o all’aumento dei costi di altre ancora. Facendo riferimento quindi alle numerose richieste di allevatori (parlo degli autoproduttori di mangimi) che mi hanno chiesto modifiche alle formulazioni, mi è sembrato utile suggerire qualche indicazione di massima, tenendo sempre presente la utilità di rivolgersi a tecnici formulisti in caso di variazioni delle razioni alimentari.

Carenza di CRUSCA: Ci risulta che in qualche area ci sia difficoltà a reperire la crusca di grano tenero a causa della riduzione della lavorazione dei cereali da parte dei mulini. Il primo consiglio che possiamo dare è innanzi tutto di dimezzarne la quantità in tutte le formule, correggendo con polpe secche, buccette di soia, aumento di orzo in sostituzione del mais o inserimento di una quota di girasole. Mediamente la crusca apporta circa il 10% di fibra: polpe e buccette (attenzione, queste ultime non espressamente ammesse dal disciplinare del Parma ma sono presenti nella soia farina di estrazione 44)  titolano circa un 18\20%, per cui ad esempio negli ingrassi potete sostituire 5 punti di crusca con uno dei due prodotti citati al 2.5%, aggiungendo mezzo punto di soia e orzo a chiudere, oppure solo orzo se la sostituzione è stata fatta con buccette. In caso di introduzione di girasole (attenzione, quello al 35 di proteina, quelli più bassi lasciateli perdere) senza superarne però il 3%, addirittura recuperiamo due punti percentuali di soia dalla formula togliendo sempre  5 punti di crusca. Per i riproduttori invece come limite massimo considerate tra 10 e 15% di polpe che possono sostituire 20\30% di crusca ma attenzione al tenore di potassio delle stesse, influisce sulla appetibilità e quindi sulla ingestione. Per le buccette vale lo stesso ragionamento (tranne che per il potassio), ricordatevi solo di abbassare un po' la soia al momento della loro introduzione.

Mancanza di CEREALI ESTERI: vengono segnalate difficoltà di reperimento di cereali provenienti dall’ est Europa e di conseguenza una loro sostituzione con cereali prodotti in Italia. Purtroppo, soprattutto nei  cereali bianchi, risultano livelli di elevata contaminazione da DON mentre qualche partita di mais ha fatto rilevare quantità  elevate di Fumonisine; non potendo agire diversamente, il consiglio è testare i prodotti in entrata con appositi kit oggi più che mai e ridurne l’inclusione fino al raggiungimento della dose di tossine  massima ammessa nei mangimi finiti (ad esempio per il DON 250 ppb nei suinetti, 500 ppb negli ingrassi e scrofe sono livelli accettabili), non dimenticando che una riduzione di assorbimento di questi contaminanti può essere controllata con la aggiunta  al mangime finito di catturanti di tossine  .

Per quanto riguarda la FARINA DI ESTRAZIONE DI SOIA, al momento non esiste una vera carenza di questa materia prima bensì ci troviamo a soffrire un aumento di prezzo puramente speculativo, ove alcuni commercianti propongono cifre oltremodo ingiustificate. Considerando che una soia apporta circa 30 grammi \kg di lisina, possiamo ridurre fino a 4\5 punti di soia pareggiando con lisina a 150 grammi quintale in più, ben sapendo che però andremo in carenza di altri aminoacidi essenziali. In alternativa il pisello proteico, oggi poco disponibile, che secondo il disciplinare del prosciutto di Parma può essere introdotto in ragione del 5%, sostituendo 3 punti di soia 44, 1 punto di crusca ed uno di mais. Il girasole 35 di proteina può essere inserito negli stessi dosaggi visti sopra a proposito della crusca, con 3 punti togliamo 2 punti di soia e 5 di crusca aggiustando con orzo. Anche il distiller di mais, al 3% secondo disciplinare, può sostituire una quota di soia in base al suo punto proteico.

Poche indicazioni ma efficienti, finalizzate ad un tamponamento di questa  situazione temporanea che spero si esaurirà a breve.

Auguro a tutti salute…