I trucchi in allevamento - Ultimi articoli inseriti https://suivet.it/trucchi-in-allevamento.aspx http://www.rssboard.org/rss-specification mojoPortal Blog Module it-IT 120 no Se i maiali vuoi spostare... li devi anche indirizzare In una scrofaia, gli spostamenti di animali tra i vari reparti sono operazioni molto frequenti.
Le scrofe tra i vari locali legati alle specifiche fasi produttive (fecondazione in gabbia, gestazione in box, sala parto...);  i suinetti dalla sala parto allo svezzamento e successivamente alla "messa a terra", o magronaggio, oppure alla vendita.
Quando gli spostamenti sono effettuati all'interno di un edificio, i corridoi assolvono alla funzione di indirizzamento degli animali, mentre quando sono effettuati tra due edifici diversi, è necessario indirizzare i suini con pareti o transenne appositamente pensate.
Questo allevatore, ha realizzato una transenna mobile, in metallo, che quando non è utilizzata può essere appoggiata al muro dell'edificio senza intralcio.
E' dotata di due piccole rotelline rigide per agevolare lo spostamento.
E' concepita per essere collegata ad altre transenne simili, allo scopo di allestire una lunga parete di indirizzamento dei suini tra due edifici.
E' dotata di due staffe che consentono alla transenna di rimanere in equilibrio (quasi) verticale, quando viene messa in posizione di utilizzo, mentre le stesse vengono richiuse e bloccate quando non in uso.


Dott. Francesco Tonon
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https://suivet.it/se-i-maiali-vuoi-spostare--li-devi-anche-indirizzare.aspx tonon@suivet.it (Dott. Francesco Tonon) https://suivet.it/se-i-maiali-vuoi-spostare--li-devi-anche-indirizzare.aspx https://suivet.it/se-i-maiali-vuoi-spostare--li-devi-anche-indirizzare.aspx Fri, 21 Jul 2017 07:14:00 GMT
Una transenna a mezzavia… può formar l’infermeria! Durante la fase di ingrasso, è frequente dover isolare degli animali.

Forse la prima causa è dovuta alla situazione sanitaria di qualche soggetto: il bravo allevatore, una volta individuati i soggetti malati, li toglie dal box e li porta in un “box infermeria” appositamente programmato, nel quale sarà più facile effettuare le adeguate terapie.

Un’altra causa di rimozione (spesso non effettuata) è relativa allo spareggiamento all’interno del box, nel quale, col procedere della fase di ingrasso, si evidenziano soggetti a velocità di crescita differente.

Infine, anche durante il carico dei suini per il macello alcuni rimangono in stalla perché sottopeso, e devono essere raggruppati, con le relative conseguenze.

Infatti, molti allevatori, quando iniziano la fase di ingrasso, formano il box con un numero di capi superiore alla corretta densità, e col procedere della crescita degli animali, tolgono progressivamente qualche soggetto, solitamente i più piccoli, allo scopo di raggiungere il peso di macellazione con un gruppo omogeneo.

Tutto semplice… tranne la gestione degli spazi e del benessere.

Tenere dei box vuoti significa non “sfruttare” quello spazio, che ha un costo di gestione fisso.

Inoltre, mescolare suini significa scatenare lotte per la gerarchia, con inevitabili perdite. transenna ingrasso transenna ingrasso L’aspetto interessante dell’utilizzo di questa transenna, è la facilità di utilizzo e la modularità.
E’ stata realizzata per i box in cui le pareti divisorie non sono piene, sfruttando un semplice sistema ad incastro di tre pezzi (più due aste di unione).   transenna ingrasso transenna ingrasso
La transenna centrale, che divide il box in due parti, è ancorata, tramite un tubo/asta di unione ad incastro, a due staffe laterali, che si inseriscono nelle fessure verticali delle pareti del box.
  transenna ingrasso transenna ingrasso transenna ingrasso    
In questo modo, la transenna può essere posizionata in qualsiasi parte del box, permettendo di isolare un numero di soggetti variabile, secondo le esigenze del momento, all’interno di un box si possono realizzare due o più aree (anche con più transenne) che consentono di allevare suini a diversi pesi: penso, ad esempio, ad un box-infermeria, che consente di isolare animali di diversa età, riducendo al minimo le lotte gerarchiche. transenna ingrasso transenna ingrasso transenna ingrasso    
Lo stesso può valere per i box delle scrofe nella fase di gravidanza…
Ma l’utilizzo può essere molteplice, secondo la spiccata fantasia degli allevatori di suini.

Chi vincerà il premio-fantasia?
Dott. Francesco Tonon
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https://suivet.it/una-transenna-a-mezzavia…-può-formar-l’infermeria.aspx tonon@suivet.it (Dott. Francesco Tonon) https://suivet.it/una-transenna-a-mezzavia…-può-formar-l’infermeria.aspx https://suivet.it/una-transenna-a-mezzavia…-può-formar-l’infermeria.aspx Wed, 29 Jul 2015 08:04:00 GMT
Per la scrofa da spostare… questo tunnel ti può aiutare!
Allevamento che vai… usanza che trovi!

Nella scrofaia c’è la necessità di movimentare le scrofe da un settore all’altro: a fine lattazione dalla sala parto al locale fecondazione, dalle gabbie alla formazione dei gruppi in box, e poi a fine gravidanza dai box di nuovo in sala parto!
  tunnel scrofe Quando i vari settori sono compresi all’interno dello stesso tetto, oppure tra due stabili collegati, gli animali si muovono attraverso gli stessi corridoi di comunicazione utilizzati dall’uomo.

Ma quando, soprattutto nelle aziende di grandi dimensioni, i settori di allevamento sono localizzati in capannoni diversi, spesso distanti anche qualche decina di metri uno dall’altro, lo spostamento delle scrofe viene effettuato facendole transitare libere, con l’intervento di più operatori, per evitare “deviazioni” indesiderate. tunnel scrofe tunnel scrofe           tunnel scrofe Se la distanza non è eccessiva, è però possibile attrezzare un “corridoio” che  indirizza le scrofe e facilita lo spostamento, con l’intervento minimo del personale.
Ed è proprio quello che ha realizzato questo allevatore, che utilizzando vecchie transenne, unite da barre trasversali, ha realizzato un corridoio a moduli, mobile, che svolge egregiamente la funzione di indirizzare gli animali a destinazione.
  tunnel scrofe   tunnel scrofe tunnel scrofe tunnel scrofe     
Se il tunnel è posizionato in un'area in cui devono transitare mezzi, i moduli di cui è composto possono essere facilmente spostati nel momento del bisogno, e riallineati per lo spostamento degli animali... tunnel scrofe tunnel scrofe  
Dott. Francesco Tonon
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https://suivet.it/per-la-scrofa-da-spostare…-questo-tunnel-ti-può-aiutare.aspx tonon@suivet.it (Dott. Francesco Tonon) https://suivet.it/per-la-scrofa-da-spostare…-questo-tunnel-ti-può-aiutare.aspx https://suivet.it/per-la-scrofa-da-spostare…-questo-tunnel-ti-può-aiutare.aspx Thu, 30 Apr 2015 22:00:00 GMT
Con un ponte semovente… puoi spostar più facilmente! In una scrofaia, lo spostamento degli animali tra i vari reparti è un’incombenza molto frequente.
Tralasciando ad altro appuntamento lo spostamento dei suinetti, ci occupiamo qui dello spostamento delle scrofe tra il capannone fecondazione-gravidanza e quello delle sale parto. Molti sono i sistemi adottati nei vari allevamenti (e ne vedremo alcuni…) ma questo, in particolare, riguarda due capannoni distinti che hanno il piano di calpestìo “fuori terra”.
  passerella scrofe passerella scrofe passerella scrofe passerella scrofe passerella scrofe Poiché nella costruzione dei locali non era stata prevista una rampa di salita/discesa, l’allevatore ha pensato bene, per facilitare la movimentazione degli animali, di costruire un “ponte” su ruote, suddiviso in due parti, che all’occorrenza collega in maniera rettilinea ed allo stesso livello, i piani dei due capannoni.
  passerella scrofe passerella scrofe passerella scrofe Come si può notare, è stato realizzato con lo stesso concetto di una rampa di carico, ma orizzontale.
Quando le scrofe devono entrare o uscire dalla sala parto, i due ponti vengono trascinati e disposti uno di seguito all’altro per collegare le porte dei due locali.
  Ciascun pezzo di ponte è sostenuto da due coppie di ruote, una coppia laterale, con ruote grandi, ed una coppia centrale, con ruote piccole. passerella scrofe passerella scrofe passerella scrofe
Le staffe che sostengono le ruote centrali, sono realizzate con un “crick” a manovella, allo scopo di poter regolare in altezza in due ponti affinché siano a contatto tra loro nella parte centrale, ed appoggiati al piano nella parte esterna. In questo modo, il “corridoio mobile” rimane stabile al passaggio delle scrofe.   passerella scrofe passerella scrofe passerella scrofe     passerella scrofe Quando poi devono essere caricati i suinetti per la vendita, o le scrofe per il macello, viene utilizzata una sola parte, che collega la porta di uscita all’automezzo. In questo modo gli animali, con un percorso pianeggiante, non manifastano allarme come quando devono salire una rampa di carico Finiti gli spostamenti, i due ponti vengono trascinati a lato del capannone.

 


Dott. Francesco Tonon
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Per il carico di suinetti… questa rampa non ha difetti! Allevamento che vai… ponte che trovi!
Infatti non sono pochi gli allevatori che decidono di fabbricare da sé la rampa per il carico dei maiali; vuoi per risparmiare, vuoi per la convinzione di fare qualcosa a misura aziendale…se ne vedono di tutti i tipi: in legno, in ferro o acciaio, misti, con  o senza le ruote, con o senza meccanismo per la regolazione dell’altezza, e via andare.
Eppure non è strumento marginale dell’allevamento. Il carico sul camion dei suini è un lavoro faticoso e che richiede esperienza: è importante conoscere il comportamento animale e creare un percorso “invitante” che favorisca prima l’avvicinamento alla rampa e successivamente la salita della stessa. I suini devono essere incanalati in un percorso obbligato e che possa evitare pericolose ammucchiate. Quando poi arrivano presso la rampa, spesso si bloccano, sia per la novità (pavimento diverso, ambiente esterno, luce/buio, ecc…) che per la pendenza.
  rampa carico In questa scheda presentiamo un ponte “di emergenza” che l’allevatore ha costruito utilizzando i pannelli isolanti rimasti dalla costruzione del capannone di svezzamento.
  rampa carico           rampa carico     
Tre pannelli (il fondo e le pareti laterali) sono avvitati a tre telai a forma di “U” che fungono da sostegno alla struttura. rampa carico rampa carico  Sul pannello di base è stata fissata della rete elettro-saldata  che funge da “anti-scivolo” per le zampe degli animali.           Questi pannelli sono leggeri e autoportanti, tant’è che la piccola rampa è facilmente trasportabile anche senza l’ausilio di ruote. Naturalmente una tale struttura può essere utilizzata solo per il carico di suinetti (e non di animale grandi) e, a causa della lunghezza limitata, solo partendo da un corridoio “già alto”.           rampa carico rampa carico    
Inoltre, l’allevatore ha utilizzato un quarto pannello, che con un sistema semplice di aggancio alla rampa, funge da parete di “invito” alla rampa di carico. Non è perfetto, ma funziona! rampa carico rampa carico
Dott. Francesco Tonon
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https://suivet.it/per-il-carico-di-suinetti…-questa-rampa-non-ha-difetti.aspx tonon@suivet.it (Dott. Francesco Tonon) https://suivet.it/per-il-carico-di-suinetti…-questa-rampa-non-ha-difetti.aspx https://suivet.it/per-il-carico-di-suinetti…-questa-rampa-non-ha-difetti.aspx Tue, 28 Jan 2014 13:31:00 GMT
Tra le gabbie-gestazione … van le scrofe in posizione! Come ho gia scritto in questa rubrica, non è frequente trovare delle idee da proporre sempre nuove ed originali: infatti  per risolvere lo stesso problema, gli allevatori adottano soluzioni diverse, non sempre “esportabili”.
L’esempio tipico l’abbiamo nella scheda presentata in questo numero: un semplicissimo pannello per le gabbie gestazione. E’ facile constatare come la soluzione escogitata in questa azienda, con questo tipo di gabbie ed in particolare con questo tipo di cancelli,  non possa essere copiata “pari-pari”, ma bensì modificata ed adattata ad altra tipologia di gabbia.
  pannello gabbie Questo allevatore, come capita a centinaia di suoi colleghi, si trova spesso da solo a dover mandare le scrofe nelle gabbie gestazione, quando le toglie dalla sala parto, o quando effettua degli spostamenti tra gabbie o box. Naturalmente necessita di un sistema che gli consenta di indirizzare le scrofe all’interno delle gabbie stesse, ed allo stesso tempo che non gli “scappino” tra i corridoi. pannello gabbie pannello gabbie Ecco che, reperita una vecchia lamiera forata (il vecchio fondo della gabbia parto) in dieci minuti ha saldato due montanti a croce, qualche rinforzo laterale, una maniglia in alto e… ecco realizzato un pratico pannello per gli spostamenti delle scrofe.
  pannello gabbie           pannello gabbie     
Quando deve mandare delle scrofe in gabbia, appoggia il pannello tra due file di gabbie, incastrando il montante orizzontale nelle fessure esistenti tra cancello e montante della gabbia stessa: in questo modo il pannello, appoggiandosi alle strutture metalliche della gabbia, rimane in posizione verticale, e “chiude” il corridoio alle scrofe in arrivo. pannello gabbie   pannello gabbie Naturalmente dobbiamo ricordarci di aprire uno o più cancelli delle gabbie gestazione, per permettere alle scrofe di entrarvi. Finito lo spostamento, basta appoggiarlo sopra le gabbie… ed è sempre pronto all’uso. pannello gabbie pannello gabbie                    
Dott. Francesco Tonon
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https://suivet.it/tra-le-gabbie-gestazione-…-van-le-scrofe-in-posizione.aspx tonon@suivet.it (Dott. Francesco Tonon) https://suivet.it/tra-le-gabbie-gestazione-…-van-le-scrofe-in-posizione.aspx https://suivet.it/tra-le-gabbie-gestazione-…-van-le-scrofe-in-posizione.aspx Sun, 29 Dec 2013 07:24:00 GMT
Chi ci tiene a guadagnare… i suini deve pesare! Il titolo dice tutto: un buon allevatore tiene sotto controllo le prestazioni dei suoi animali.  In particolare: accrescimento e indice di conversione.
Pesare i suini durante l’accrescimento dovrebbe essere una pratica abituale per tutti gli allevatori, ma sfortunatamente ancora pochi lo fanno, perché implica una “perdita di tempo”… e c’è sempre qualcosa di più importante da fare.
Ma cosa c’è di più importante nel verificare se gli animali che della stalla stanno guadagnando o sottraendo reddito?
Certo, è un lavoraccio, richiede tempo, va pianificato… ma le informazioni che questa pratica di allevamento può fornire sono di vitale importanza per la sopravvivenza delle aziende, soprattutto in congiuntura economica negativa.
In sostanza: CONTROLLARE IL COSTO DI PRODUZIONE!!! bilancia mobile Un ingrassatore potrebbe utilizzare un’attrezzatura come quella proposta di a fianco: una bilancia su ruote che può essere agevolmente spostata all’imbocco delle varie stalle dell’azienda per pesare i suini.           bilancia mobile Nel lato destro è provvista di una rampa di accesso che può essere abbassata all’occorrenza e posizionata presso il corridoio di carico.                        bilancia mobile bilancia mobile bilancia mobile bilancia mobile           bilancia mobile bilancia mobile    
Nel lato posteriore sono previsti due sistemi di apertura diversi.

Il primo consente di far scorrere sulla sua guida un cancello, per effettuare un carico o uno scarico dove non è utilizzabile (o più disagevole) la rampa. bilancia mobile bilancia mobile bilancia mobile Il secondo è un cancello normale a cerniera, che apre tutto il lato posteriore.   bilancia mobile La bilancia è anche dotata di un sistema a leve per essere appoggiata e utilizzata a terra.
Dott. Francesco Tonon
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https://suivet.it/chi-ci-tiene-a-guadagnare…-i-suini-deve-pesare.aspx tonon@suivet.it (Dott. Francesco Tonon) https://suivet.it/chi-ci-tiene-a-guadagnare…-i-suini-deve-pesare.aspx https://suivet.it/chi-ci-tiene-a-guadagnare…-i-suini-deve-pesare.aspx Fri, 29 Nov 2013 07:50:00 GMT
Quando devi vaccinare… questo attrezzo ti può aiutare! Nell’edilizia suinicola Italiana, la presenza dei parchetti esterni  è una realtà molto diffusa, soprattutto nelle stalle meno recenti.
Attraverso un’apertura del muro i suini passano dall’ambiente interno a quello esterno.
In questo modo i suini (o le scrofe) possono scegliere l’ambiente che sentono più idoneo.
Le cose cambiano quando all’interno del box entra l’uomo: gli animali si agitano in quanto non abituati ad una presenza estranea all’interno della loro area, cercano di allontanarsi e mettersi al sicuro e, se presente, si rifugiano nel parchetto esterno (o viceversa).
Uno dei motivi per cui l’uomo deve entrare in un box è la profilassi vaccinale. chiudi suini    
Per effettuare una corretta vaccinazione è utile raggruppare gli animali in un’area limitata, utilizzando pannelli o paratie varie, onde evitare ricorse e rodei tra uomo e animali.
Quando poi è presente il parchetto esterno è indispensabile riunire gli animali in uno dei due ambienti, e per fare questo è necessaria una persona che con un pannello tenga chiusa l’apertura.
  chiudi suini Poiché la manodopera è sempre limitata, ecco la proposta di questo allevatore: un pannello in legno che viene bloccato sul passaggio, per impedire ai suini l’attraversamento. ciudi suini           Senza dilungarsi in macchinose descrizioni, le foto parlano da sole: da una parte del pannello una staffa  che si appoggia ai muri laterali alla quale è saldata una barra filettata, dall’altra una bullone con manico che permette di bloccare saldamente il pannello contro il muro. chiudi suini chiudi suini chiudi suini chiudi suini chiudi suini

 


Dott. Francesco Tonon
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Un pannello ben bloccato… ed il verro è controllato Per ottenere buoni risultati riproduttivi, è indispensabile effettuare la ricerca dei calori  con il verro. L’ideale sarebbe portare le scrofe al verro… ma questo nei grossi allevamenti è impraticabile, perché richiederebbe tempi biblici, con i relativi costi. Basti pensare che essendo le scrofe stabulate in gabbia singola dopo lo svezzamento (nella gran parte degli allevamenti), dovrebbero essere liberate una per una e portate al verro, per due volte al giorno, fino al rilevamento dell’estro: immaginate un’azienda di 1000 scrofe che dovesse spostare 50 scrofe ogni giorno… improponibile!

Ecco che allora si porta il verro dalle scrofe, si fa passeggiare lungo il corridoio davanti alle scrofe in gabbia, fermandolo ad ogni una. Allo stesso modo, una volta identificato il calore, il verro viene portato davanti alla scrofa durante l’inseminazione, poiché le stimolazioni olfattive, tattili e sonore percepite dalla scrofa in estro dal verro, inducono le contrazioni della cervice che permettono una corretta progressione del seme verso l’utero.

Per ridurre il personale necessario a queste operazioni, è oramai comune dotare i corridoi di cancelletti fissi o di paratie mobili come quella presentata nelle foto. pannello verro pannello verro Un pannello di alluminio appositamente sagomato, si incastra esattamente tra due gabbie adiacenti e tra due file contrapposte. pannello verro pannello verro Una volta posizionato, due sistemi di chiusura a catenaccio laterali bloccano in situ il pannello.
      pannello verro pannello verro pannello verro I catenacci hanno anche un sistema di blocco a vite, per impedire che vengano aperti dal verro. pannello verro Essendo leggero è agevole lo spostamento, e per facilitare le operazioni è provvisto anche di un’apposita maniglia
Dott. Francesco Tonon
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Sul carrello dell’ortaggio… anche il morto fa il suo viaggio! Il morto: l’incubo di ogni allevatore!
Il tasso di mortalità è (ancora, purtroppo) per molti imprenditori l’unico indice dell’andamento sanitario aziendale: pochi morti = andamento buono; tanti morti = problemi sanitari.
Ma questo, se può essere vero in alcuni casi, non lo è per altri. Per esempio, alcune malattie (micoplasmosi, rinite atrofica, rogna…) non aumentano in maniera consistente la mortalità, mentre il danno economico provocato dallo scadimento dei parametri produttivi (accrescimento, conversione) può ampiamente superare quello dato dalla mortalità. carrello morti carrello morti In ogni caso, quando muore un suino grasso, o una scrofa in produzione, il danno economico è sempre elevato e… piove sul bagnato: l’elevato costo di conservazione e soprattutto di smaltimento delle carcasse aumenta ulteriormente i costi. E quando il morto è grosso e pesante… quante imprecazioni, al solo pensare al lavoro per portarlo a destinazione.
Il metodo classico, pesante e faticoso, è costituito dalle corde. Chi preferisce l’aggancio agli arti posteriori, chi al grugno, chi a quelli anteriori, e poi… tira, tira, sposta tra cancelli e corridoi con le zampe che si incastrano, due-tre persone che urlano hooo-issa… e che sudate!
Molte sono le strategie adottate dall’allevatore per affrontare questo infame compito, e questa merita l’attenzione del lettore.
Un vecchio carrello trovato al recupero, di quelli utilizzati ai mercati ortofrutticoli per movimentare le casse di ortaggi, è stato opportunamente modificato per adattarlo a carrello dell’ultimo viaggio.
Nella parte posteriore è stata saldata una barra portante ed un verricello a manovella, la cui fune scorre in una guida scorrevole posizionata in alto, scende sul davanti e va ad agganciare una zampa del morto. Ai lati del carrello dei tubi saldati fanno da guida al posizionamento centrale del maiale. Poche e veloci manovre ed una sola persona è in grado di caricare un maiale da macello all’interno di un box (se il raggio di sterzata corridoio-box lo consente) e portarlo a destinazione senza troppa fatica. Inventiva, risparmio e… praticità
   
   
    carrello morti carrello morti carrello morti carrello morti carrello morti carrello morti                              

 


Dott. Francesco Tonon
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Col pannello in posizione … van le scrofe in gestazione! Allevamento che vai… pannello che trovi!
L’esempio tipico l’abbiamo in queste foto: un semplicissimo pannello per le gabbie gestazione. pannello gabbie pannello gabbie  E’ facile constatare come la soluzione escogitata in questa azienda, con questo tipo di gabbie ed in particolare con questo tipo di cancelli,  non possa essere copiata “pari-pari”, ma bensì modificata ed adattata ad altra tipologia di gabbia.
Questo allevatore, come capita a centinaia di suoi colleghi, si trova spesso, da solo, a dover mandare le scrofe nelle gabbie gestazione, quando le toglie dalla sala parto, o quando effettua degli spostamenti tra gabbie o box. Naturalmente necessita di un sistema che gli consenta di indirizzare le scrofe all’interno delle gabbie stesse, ed allo stesso tempo che non gli “scappino” tra i corridoi.

    pannello gabbie pannello gabbie pannello gabbie pannello gabbie  Ecco che, reperita una vecchia lamiera forata (il vecchio fondo della gabbia parto) in dieci minuti ha saldato due montanti a croce, qualche rinforzo laterale, una maniglia in alto e… ecco realizzato un pratico pannello per gli spostamenti delle scrofe.
Quando deve mandare delle scrofe in gabbia, appoggia il pannello tra due file di gabbie, incastrando il montante orizzontale nelle fessure esistenti tra cancello e montante della gabbia stessa: in questo modo il pannello, appoggiandosi alle strutture metalliche della gabbia, rimane in posizione verticale, e “chiude” il corridoio alle scrofe in arrivo.

  pannello gabbie pannello gabbie pannello gabbie Naturalmente dobbiamo ricordarci di aprire uno o più cancelli delle gabbie gestazione, per permettere alle scrofe di entrarvi. Finito lo spostamento, basta appoggiarlo sopra le gabbie… ed è sempre pronto all’uso.

 


Dott. Francesco Tonon
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Per sveltir lo svezzamento… questo scivolo è un portento! Ci sono particolari settori (o lavori) dell’allevamento che più di altri sono oggetto della fantasia inventiva degli allevatori, e tra questi, lo spostamento degli animali è tra i più rappresentati.
In questa rubrica ci sono schede sullo spostamento delle scrofe, dei suini all’ingrasso, dei suinetti dalle gabbiette… ma mancava ancora qualche simpatica idea per agevolare lo spostamento dei suinetti al momento dello svezzamento.In realtà non è un’operazione particolarmente pesante, in quanto gli animali hanno un peso “maneggevole” che varia mediamente dai 5 a 8 kg secondo la durata della lattazione. Solitamente è  effettuata con un carrello spinto tra le gabbie parto, riempito con i suinetti, e successivamente svuotato nei locali post-svezzamento. Questo sistema risulta molto comodo quando le gabbie-parto sono rialzate, per cui l’addetto si trova in posizione eretta e non deve effettuare continui piegamenti.  Nel caso in cui le gabbie sono a livello del suolo, oltre all’utilizzo del carrello (con relativo mal di schiena per i continui piegamenti), è possibile anche aprire un pannello della gabbia stessa e far uscire e camminare i suinetti fino a destinazione.Questa idea è nata in un’azienda (sito 1) che ha le gabbie parto rialzate per cui allo svezzamento, quando devono essere caricati i suinetti per lo spostamento nel sito 2, non è possibile aprire le paratie per far defluire i suinetti al carico, in quanto potrebbero infilarsi sotto le gabbie stesse, con relativo disagio per il loro recupero. scivolo suinetti scivolo suinetti La soluzione si è presentata con una vecchia vasca da bagno, tagliata ad una estremità, e munita di idonea prolunga in gomma. scivolo suinetti Lo scivolo così costruito, viene posizionato in corrispondenza della porta di entrata della sala parto, tra due file di gabbie, con la gomma sistemata in modo da non consentire ai suinetti di infilarsi sotto le gabbie.
  scivolo suinetti scivolo suinetti scivolo suinetti scivolo suinetti  

Una volta in posizione, e tolte le paratie divisorie tra gabbia e gabbia, gli addetti spingono i suinetti verso lo scivolo che li convoglia sul corridoio di servizio per essere successivamente spinti verso la rampa di carico.


Così anche i suinetti hanno la loro occasione di divertirsi nello scivolo… proprio come al luna park.

 


Dott. Francesco Tonon
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Un cassone sul muletto... e il trasporto vien perfetto! Gli spostamenti dei suini all’interno dell’allevamento sono sempre operazioni impegnative e faticose. In alcune aziende, soprattutto in quelle di recente realizzazione, la progettazione ha tenuto conto di questa manualità e ha spesso previsto corridoi di incanalamento tra i vari locali dell’azienda. In altre, dove le unità produttive sono separate, lo spostamento dei suini, in mancanza di ausili tecnici, può diventare una operazione difficoltosa. Spesso si vedono spostare i maiali attraverso i cortili, con paratie di fortuna, con gente che corre di qua e di là ad ogni cambiamento di direzione degli animali, cercando di indirizzarli a destinazione. Altre volte l’allevatore si dota di un carro appositamente attrezzato. cassone sul muletto cassone sul muletto Nel caso presentato, l’allevatore ha utilizzato un vecchio carro adibito al trasporto delle vacche dalla stalla al toro da monta nella fecondazione naturale. Ha tolto le ruote, ha allungato il cassone, ha risistemato le aperture con appositi cancelli, ha dotato il fondo di guide ad incastro per le staffe del muletto e…voilà, ecco realizzato un pratico porta-suini per gli spostamenti intra-ziendali. cassone sul muletto cassone sul muletto cassone sul muletto L’aggancio del cassone al carrello elevatore può essere fatto sia dal lato lungo che dal lato corto del contenitore, consentendo così maggiore versatilità di utilizzo. La facilità di utilizzo lo rende adatto alle pesature campione nelle varie fasi di accrescimento dei suini. Oltre agli spostamenti all’interno dell’azienda, viene impiegato anche per il carico degli “scarti” e scrofe destinati al macello. L’autocarro dell’acquirente (che ha magari già caricato altri scarti in altre allevamenti…) rimane all’esterno dell’azienda e col cassone-muletto si portano fuori gli animali destinati alla vendita. In questo modo si riduce il rischio di introdurre nuovi patogeni in azienda.
“Non buttare via niente” diceva mio padre, “prima o dopo tutto torna utile”. A buon intenditor…  cassone sul muletto  cassone sul muletto

 


Dott. Francesco Tonon
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https://suivet.it/un-cassone-sul-muletto-e-il-trasporto-vien-perfetto.aspx tonon@suivet.it (Dott. Francesco Tonon) https://suivet.it/un-cassone-sul-muletto-e-il-trasporto-vien-perfetto.aspx https://suivet.it/un-cassone-sul-muletto-e-il-trasporto-vien-perfetto.aspx Mon, 04 Apr 2011 20:04:00 GMT
Col pannello su misura… sposti i porci senza paura! Gli spostamenti!
Sono senz’altro tra i lavori che mettono a dura prova la tenuta fisica e “psichica” degli adetti in stalla. Eh sì! Chi lavora in azienda ha a che fare continuamente con gli spostamenti: portare le scrofe nei vari settori (sala parto, fecondazione, gravidanza…), portare i suinetti in svezzamento, spostarli nel reparto magronaggio, caricarli sul camion per la vendita, spostarli all’ingrasso… non è mai finita! E… spesso oltre alla fatica si aggiunge la beffa: gli animali che si girano sul corridoio, quelli che urlano e spaventano anche gli altri, quelli che ti “puntano” e si rifiutano di andare a destinazione, ma stoicamente si intestardiscono a cercare di ritornare all’origine, e… chi più esperienza ha, più ne può raccontare!
Ma la cosa poi che fa “girare”, e porta il sistema nervoso a livelli di allarme, è quando stanno per entrare nel box di destinazione e… il pannello malamente sistemato si rovescia, ed allora tutti (uomini e maiali) si lanciano in pazze corse lungo i corridoi…! pannello corridoio In queste foto potete apprezzare un semplicissimo ma funzionale pannello utilizzato per gli spostamenti dei suini nei capannoni di ingrasso, senza nulla togliere al fatto che ognuno vi può apportare le opportune modifiche per adattarlo anche ad altri settori della porcilaia, secondo le proprie esigenze.
L’allevatore ha acquistato a poco prezzo, presso un rottamatore, delle vecchie sponde da camion in alluminio, quindi in materiale leggero ma allo stesso tempo resistente anche ai suini più “potenti”. pannello corridoio pannello corridoio pannello corridoio pannello corridoio Misurata l’altezza dei muretti e la larghezza del corridoio, ha costruito un pannello più alto di circa 30 cm, e leggermente più stretto del corridoio; nella parte superiore ha sagomato lateralmente due ganci della larghezza delle pareti de box, ed in una delle due superfici ne ha fissati altri due per il “parcheggio” del pannello quando non utilizzato.Quando messo in posizione, vicino all’entrata del box nel quale devono entrare o uscire i maiali, si appoggia con i ganci superiori ai muretti laterali, adagiandosi obliquamente, in maniera da non poter essere rovesciato con il naso dai suini. pannello corridoio pannello corridoio Quando viene messo in posizione, vicino all’entrata del box nel quale devono entrare o uscire i maiali, si appoggia con i ganci superiori ai muretti laterali, adagiandosi obliquamente, in maniera da non poter essere rovesciato con il naso dai suini.
Finiti gli spostamenti, si appoggia sul muretto, ed è sempre a disposizione, senza intralcio al passaggio.

 


Dott. Francesco Tonon
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Con la pedana alla gabbietta… il suinetto via sgambetta Tra le più importanti innovazioni introdotte nelle scrofaie a partire dagli anni sessanta, troviamo la gabbia parto individuale e la gabbia svezzamento. La prima ha consentito di ridurre drasticamente il numero degli schiacciati in lattazione e di aumentare il numero degli svezzati per scrofa per anno, la seconda ha permesso di limitare la mortalità post-svezzamento.
Le prime gabbiette per lo svezzamento erano provviste di un fondo in lamiera forata, e munite di “gambe” per tenerle sollevate da terra. Ciò consentiva ai suinetti di rimanere puliti e all’allevatore di asportare o lavare le feci al di sotto delle gabbie.
La successiva evoluzione è stata quella di “abbassare” le gabbie a livello del suolo (previa realizzazione di fossa sottostante), per facilitare il lavoro dell’uomo e la movimentazione degli animali. rampa suinetti Chi ha provato a maneggiare i suinetti alla messa a terra (20-35 kg) dalle gabbie rialzate ha ben presente quanto sia faticoso questo lavoro, soprattutto quando gli animali sono centinaia ogni settimana. rampa suinetti Ma qualcuno ha pensato che questo lavoro era diventato particolarmente pesante, ed ha ideato la piccola rampa trasportabile visibile nelle fotografie rampa suinetti E’ costituita da una struttura metallica di larghezza adeguata per entrare nel corridoio di una sala svezzamento e di altezza uguale al piano delle gabbiette rampa suinetti rampa suinetti Ad un lato del piano di appoggio è fissata una parete di contenimento, mentre all’altro è incernierata la “rampa” per la discesa degli animali.
Sotto il piano di calpestio, un sistema a bilanciere azionato da una lunga asta provvista di  maniglia consente la discesa di due ruote che rendono agevole lo spostamento della pedana all’interno dei locali.
  rampa suinetti Una volta posizionata accanto alla gabbia da svuotare, abbassata la rampa di discesa e tolta la mangiatoia, i suinetti sono liberi di scendere da soli a livello del suolo per essere avviati ai locali di magronaggio o alla vendita. rampa suinetti “Organizzare il lavoro in maniera intelligente nobilita l’uomo; lo sforzo inutile ed eccessivo è tipico degli animali da soma !”

 


Dott. Francesco Tonon
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Con la rete tra due porte… non van più le scrofe storte! Avete mai provata a calcolare a quanti spostamenti è soggetta una scrofa in un anno?
A fine lattazione è accompagnata nel locale di stimolazione e fecondazione (1), nel quale può rimanere sempre in gabbia/box , o essere mandata dal verro (2) per la stimolazione. Una volta fecondata, rimane almeno fino alla diagnosi di gravidanza, per essere poi spostata nei locali gestazione (3), dove rimane fino all’entrata in sala parto (4). Se calcoliamo due parti e qualcosa per anno… una scrofa viene maneggiata almeno una decina di volte all’anno. Per un allevamento di 500 scrofe sono… 5.000 spostamenti all’anno!
Non è un grosso problema se l’allevamento è ben strutturato, con corridoi e percorsi obbligati, dove le scrofe imparano presto a muoversi, avendo buona memoria, ma se i locali non sono comunicanti? Se il capannone delle sale parto è diverso da quello della gravidanza, separato da qualche decina di metri? Come spostiamo le scrofe da uno all’altro senza evitare scorrazzamenti e rodei nel cortile? rete parete Ci sono i pannelli in compensato o plastica, che gli addetti utilizzano per indirizzare gli animali a destinazione, che richiedono però la presenza di almeno due parsone, se si vogliono evitare fughe indesiderate. rete parete Se il percorso è molto lungo, alcune aziende sono dotate di apposito rimorchio trainato dal trattore, sul quale vengono caricate e portate a destinazione le scrofe. Oppure, come nella presente scheda, si utilizza una rete di plastica, del tipo utilizzato in edilizia, per creare una barriera tra le due porte, lasciando ad un addetto il controllo del transito delle scrofe. Per le scrofe, infatti, il più delle volte è sufficiente una barriera visiva, per indirizzare la loro vista verso il punto di destinazione. rete parete In questo caso, l’allevatore ha legato dei paletti in ferro alla rete, nella parte superiore ha teso uno spago di plastica che inserito dentro e fuori nella prima fila di fori e legato alle due estremità funge da sostegno orizzontale alla rete. rete parete rete parete A distanza opportuna, ha inserito nel terreno dei tubi in cui si inseriscono i paletti  che sostengono la rete. In pochi istanti è possibile mettere o togliere la rete per lo spostamento delle scrofe.Un solo addetto riesce tranquillamente a spostare le scrofe, dovendo badare solo ad un lato del percorso e... da anumali intelligenti... con l’abitudine imparano a transitare da sole, anche se il controllo è sempre necessario, per evitare l’esuberanza di qualche animale. rete parete
Dott. Francesco Tonon
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Col cancello modulare… è più comodo lavorare! L’importanza dell’impiego del verro tanto nella ricerca dei calori quanto al momento
dell’inseminazione della scrofa è stata ampiamente confermata dai moltissimi studi effettuati in merito nonché dalle verifiche in campo: il contatto diretto tra maschio e femmina (visivo, olfattivo e sonoro) migliora le performances riproduttive.
L’applicazione corretta di questa pratica manageriale dipende dal tipo di stabulazione delle scrofe nel reparto stimolazione-copertura: se sono tabulate in gruppo, il verro è introdotto direttamente nel box, oppure in un box adiacente diviso da una transenna, mentre se sono alloggiate in gabbie singole (la maggioranza) il verro stesso viene fatto camminare davanti agli animali da stimolare o fecondare. Di solito viene addestrato un ruffiano, dal carattere docile, per poter essere condotto facilmente avanti e indietro per i corridoi tra le scrofe gestanti.Nel caso il locale abbia una certa dimensione, con più corridoi che si incrociano, sono necessari pannelli e/o cancelli e cancelletti vari per costruire un percorso obbligato tra le varie file di gabbie che il verro deve percorrere sia per andare dalle scrofe che per tornare al proprio box. Ecco che allora, un allevatore intelligente, ha pensato bene di dotare gli “svincoli” della gestazione di un cancello modulare, regolabile in lunghezza, che si può facilmente fissare in tutti gli angoli degli incroci e delle testate dei corridoi che sono provvisti di appositi agganci complementari al cancello stesso cancello modulare Il tutto è realizzato come visibile nelle foto, con due montanti verticali in acciaio inox, a ciascuno dei quali sono saldati sei tubi orizzontali di spessore adeguato: quelli di un lato hanno un diametro inferiore rispetto a quelli dell’altro in modo che si inseriscono uno sull’altro e possono scorrere telescopicamente. In questo modo si ha un cancello robusto, regolabile, comodo e veloce nel fissaggio agli appositi innesti. cancello modulare cancello modulare E' veramente pratico, forse leggermente pesante, ma decisamente funzionale. cancello modulare cancello modulare cancello modulare cancello modulare

 


Dott. Francesco Tonon
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