I trucchi in allevamento - Ultimi articoli inseriti https://suivet.it/trucchi-in-allevamento.aspx http://www.rssboard.org/rss-specification mojoPortal Blog Module it-IT 120 no Con un timbro ben piazzato… qualche morto vien salvato! L’assistenza al parto è, nell’allevamento suino, una delle operazioni che più incidono sul numero di suinetti prodotti per scrofa e per anno. L’operatore che assiste ai parti ha l’obbiettivo di massimizzare il numero di suinetti vivi, cercando di:
a) ridurre il numero dei nati morti mediante un controllo regolare dei ritmi di espulsione dei suinetti eventualmente intervenendo farmacologicamente e/o manualmente in caso di necessità.
b) limitare la mortalità neonatale  dei soggetti più deboli e soprattutto degli schiacciati.
In questa fase produttiva (unitamente all’inseminazione) la scrofa torna ad essere l’animale singolo oggetto delle attenzioni dell’uomo, contrariamente  alle altre fasi in cui l’attenzione dell’allevatore è rivolta al gruppo.
Ecco che allora diventa importante ciò che conosciamo di quel singolo animale: l’età, il numero di parti, il carattere, ecc… cioè tutta la carriera riproduttiva (se sono stati raccolti i dati!) e quanto più sappiamo di esso, tanto più possiamo prevederne il comportamento al parto e decidere quanto del nostro tempo e della nostra attenzione siano necessari.
Supponendo che molti dati siano stati raccolti nei parti precedenti, questi li dobbiamo anche leggere, e se le scrofe da seguire sono molte … corriamo il rischio di “sprecare” del tempo sugli animali sbagliati.
Ma c’è una soluzione.
Quando abbiamo stampato la scheda della scrofa da portare in sala parto con tutti i dati relativi (magari alla sera, con calma) fermiamoci a leggerla, valutiamone il carattere, se è nervosa, se ha già avuto parti con nati morti, se schiaccia facilmente ecc…  timbro in scheda timbro in scheda    
E se pensiamo che una scrofa vada seguita con più attenzione  al parto, mettiamo sulla scheda una grande scritta rossa che richiami la nostra attenzione al momento del parto. timbro in scheda timbro in scheda timbro in scheda     
“State sicuri” dice Agostino, l’inventore di questo timbro, “che quando vedete rosso starete particolarmente attenti a quella scrofa”.


D’altronde, anche i toreri amano il rosso !!!
      timbro in scheda timbro in scheda                                        
Dott. Francesco Tonon
]]>
https://suivet.it/con-un-timbro-ben-piazzato…-qualche-morto-vien-salvato.aspx tonon@suivet.it (Dott. Francesco Tonon) https://suivet.it/con-un-timbro-ben-piazzato…-qualche-morto-vien-salvato.aspx https://suivet.it/con-un-timbro-ben-piazzato…-qualche-morto-vien-salvato.aspx Sun, 30 Nov 2014 05:34:00 GMT
Un porta-schede fatto bene… per registrare ciò che avviene! La raccolta dei dati ed eventi è una tra le cose più importanti nell’allevamento.
Infatti, sono talmente tanti gli “avvenimenti” di una scrofaia, che sarebbe impossibile per l’allevatore tenerli a mente tutti. Su questa raccolta e sulla successiva elaborazione ed interpretazione, si basano poi molte decisioni. Troppo spesso questa pratica viene sottovalutata dall’allevatore, ritenendo poco importante e noioso il “perdere tempo” con carta e penna. Ma se mancano dati, mancano i punti di riferimento sia economici che sanitari per riuscire ad individuare i punti critici.
Oramai sul mercato esistono molti programmi per computer che utilizzano ed elaborano i più importanti dati aziendali, ed essi prevedono anche la stampa su carta delle schede di rilevamento per le varie tipologie produttive: le schede per la fecondazione, il parto, lo svezzamento, l’ingrasso… e via dicendo. portaschede Ma … dove mettere la scheda cartacea? Non certo in ufficio, lontano dagli eventi! Ecco quindi che il posizionamento della scheda sul luogo dell’evento, facilita a tutti il compito di annotare i dati richiesti. Ma qui sorge il problema. Un foglio di carta, all’interno di un locale che alloggia suini, è destinato a vita breve: umidità, temperatura, acqua, mosche, polvere e… maiali. portaschede Quindi dobbiamo “posizionare” e “proteggere” questo pezzo di carta il più possibile vicino all’evento da registrare; ma allo stesso tempo la “protezione” del foglio non deve essere tale da scoraggiare chi deve scrivere. Per esempio, se infilo il foglio in un apposito contenitore in plastica trasparente, va bene per la lettura, ma scoraggia la scrittura, se ogni volta devo sfilare il foglio per la registrazione.
  portaschede Anche in questo caso, la fantasia e l’inventiva degli allevatori trova ampio riscontro.
Tra i tanti tipi di porta-schede fai-da-tè, questo si diufferenzia per semplicità e funzionalità.
 Un foglio di alluminio di dimensione appena superiori ad un foglio di formato A4 è stato piegato nel lato lungo a formare un incavo che consente di appendere lo stesso alla gabbia parto. portaschede portaschede portaschede  Un foglio di plastica trasparente è stato attaccato alla parte superiore del porta-schede con del nastro adesivo rinforzato.
   La scheda di carta viene anch’essa attaccata con del nastro bi-adesivo.
Ed ecco fatto. portaschede portaschede portaschede Per scrivere, basta alzare il foglio trasparente, per leggere…è sempre pronta, e … la carta è protetta da tutti gli agenti ambientali. portaschede Durante il vuoto sanitario della sala parto, il portaschede viene lavato, disinfettato, ed appeso ad asciugare in attesa del successivo utilizzo, sempre ben pulito!
Un cervello funzionante… è la cosa più importante!

 


Dott. Francesco Tonon
]]>
https://suivet.it/un-porta-schede-fatto-bene…-per-registrare-ciò-che-avviene.aspx tonon@suivet.it (Dott. Francesco Tonon) https://suivet.it/un-porta-schede-fatto-bene…-per-registrare-ciò-che-avviene.aspx https://suivet.it/un-porta-schede-fatto-bene…-per-registrare-ciò-che-avviene.aspx Mon, 28 Feb 2011 23:00:00 GMT