SUIVET

Suinicoltura + Suinicultura

VISTO ED ELABORATO PER VOI DALLE JRP 2017… (by Mario Gherpelli)
Dalle Journées de la Recherche Porcine (Giornate della Ricerca Suina – JRP 49a edizione). Autori:  Ghylène GOUDET, Philippe LIERE, Cécile DOUET, Jonathan SAVOIE, Christophe STAUB, Eric VENTURI, Stéphane FERCHAUD, Sylviane BOULOT, Armelle PRUNIER.

 

Introduzione

L’allevamento suino da riproduzione necessita del continuo e regolare inserimento in produzione di lotti di scrofette al fine di garantire l’ottimale distribuzione del branco.

Questa introduzione deve seguire il ritmo di produzione aziendale, soprattutto degli allevamenti che lavorano in banda (quasi sempre tri-settimanale in Francia, NdT) e spesso si ricorre alla sincronizzazione dei calori mediante l’impiego di progestinici orali somministrati alle scrofette già puberi.

Nel tentativo di limitare l’uso di ormoni, un metodo del tutto naturale consiste nell’esposizione delle scrofette pre-puberi al contatto con verri adulti in modo da stimolare/sincronizzare la manifestazione del primo calore. Questa pratica è poco utilizzata negli allevamenti perché non è facile stabilire quando gli animali sono nella fase ottimale per ricevere la stimolazione.

L’obiettivo di questa ricerca è quello di cercare e monitorare dei bio-marcatori che possano indicare il passaggio dalla fase pre-pubere a quella pubere mediante tecniche di prelievo non invasive sugli animali.

E’ risaputo che, durante la fase di pre-pubertà, aumentano nella scrofetta le concentrazioni di estrone nell’urina, ma le condizioni di allevamento in gruppo rendono i prelievi di urina molto disagevoli. Esistono dosaggi ormonali basati sul sangue, ma i ripetuti prelievi necessari rendono la metodica troppo invasiva.

Al contrario, i prelievi di saliva dai singoli animali sono piuttosto agevoli e non invasivi, ma necessitano dello studio di bio-marcatori che possano essere collegati con il profilo degli steroidi sessuali degli animali.

 

Materiali e metodi

Sei scrofette LW sono state monitorate per un periodo di cinque settimane, a partire dai 140 giorni di vita fino alla pubertà. Erano stabulate insieme, disponendo dello stesso regime alimentare e non avendo nessun contatto con maschi interi.

Tre volte/settimana, l’utero e le ovaie erano monitorate mediante ecografia trans-cutanea al fine di rilevare le modifiche anatomiche caratteristiche della pubertà.

Con la stessa frequenza, venivano realizzati prelievi individuali di urina per dosare l’estrone e prelievi di saliva individuali alla ricerca di bio-marcatori correlabili allo sviluppo sessuale. Questi prelievi erano stoccati a -80°C in attesa delle analisi.

Una settimana dopo la determinazione della pubertà mediante ecografia, le scrofette furono abbattute per confermare la pubertà attraverso lo studio macroscopico di ovaie e utero.

 

Risultati e discussione

La pubertà è stata identificata mediante ecografia nelle sei scrofette in esame rispettivamente a 182, 189, 190, 190, 191 e 192 giorni, venendo confermata in tutti i casi dall’esame delle ovaie post-macellazione.

I campioni di urina e di saliva hanno coperto il periodo che andava dalla settimana -5 alla settimana -1 rispetto alla pubertà.

L’analisi statistica dei dati raccolti ha messo in evidenza un aumento significativo (P <0,05) delle concentrazioni di estrone nelle due settimane che precedono la pubertà.

L’analisi della saliva mediante GC (Gas Cromatografia) e MS (Spettrometria di Massa) ha permesso di evidenziare 28 steroidi nella saliva, tra cui 13 che mostravano variazioni significative tra i 140 giorni di vita e la pubertà. In particolare, il deidroepiandrosterone (DHEA) e il 17β-estradiolo (E2) mostravano variazioni significative al sopraggiungere della pubertà.

 

Conclusioni

L’E2 e il DHEA potrebbero essere bio-marcatori salivari della fase pre-puberale nella scrofetta, facilitando i metodi di prelievo/monitoraggio attualmente disponibili.

Questi primi risultati devono comunque ricevere ulteriori conferme, sia per il collegamento specifico con la pubertà degli animali sia per il rinvenimento di eventuali livelli-soglia utilizzabili ai fini di screening di popolazione.