I trucchi in allevamento - Ultimi articoli inseriti https://suivet.it/trucchi-in-allevamento.aspx http://www.rssboard.org/rss-specification mojoPortal Blog Module it-IT 120 no Col martello a tatuare… il compressore lo puoi lasciare Il tatuaggio è un intervento obbligatorio nella scrofaia, ma è anche un lavoro tra i più detestati dall’allevatore poiché richiede la presenza di più operatori, necessita di attrezzatura adeguata (compressore e pistola), ed è un’operazione in cui le mani si sporcano di inchiostro, che, nonostante il lavaggio, rimane a lungo tra le pieghe della pelle.
Per questi motivi gli allevatori escogitano mezzi e sistemi di esecuzione tra i più disparati. Le direttive del Consorzio di Tutela di Parma e S. Daniele prevedono l’utilizzo di un’apposita pistola ad aria compressa alla quale sono fissati i punzoni identificativi dell’allevamento e la lettera relativa al mese di nascita. Questa pistola deve essere collegata tramite apposito tubo flessibile (che si piega, si attorciglia, si rompe) ad un compressore, che implica la presenza di una presa di corrente vicina, o di una prolunga per arrivare alla stessa, o di un impianto centralizzato con le tubature che distribuiscono l’aria in tutte i locali utilizzati per il tatuaggio. In qualche allevamento è più il tempo necessario a preparare ed a rimuovere tutta l’attrezzatura (prima e dopo) che non ad eseguire il tatuaggio stesso. martello tatuaggio martello tatuaggio Ma qualcuno ha messo in moto i neuroni (quelli buoni!) che madre natura ci ha fornito in abbondanza: via pistole, compressori, cavi elettrici, e… vai col martello. Trovato un bravo tornitore, si è fatto fare un supporto di adeguate dimensioni in cui inserire i punzoni e bloccarli con delle viti, ha saldato un manico di circa 35-40 cm ad un’estremità e… tutta l’attrezzatura è pronta, manca solo l’inchiostro e… la voglia di lavorare. martello tatuaggio martello tatuaggio   
Con questo sistema il tatuaggio sulla coscia può essere effettuato anche da una persona sola, se opportunamente organizzata.

Sic et simpliciter!

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Dott. Francesco Tonon
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https://suivet.it/col-martello-a-tatuare…-il-compressore-lo-puoi-lasciare.aspx tonon@suivet.it (Dott. Francesco Tonon) https://suivet.it/col-martello-a-tatuare…-il-compressore-lo-puoi-lasciare.aspx https://suivet.it/col-martello-a-tatuare…-il-compressore-lo-puoi-lasciare.aspx Thu, 10 Mar 2011 07:47:00 GMT
Col suinetto in cavalletto… il tatuaggio vien perfetto!
L’allevamento suinicolo italiano si distingue dal resto del mondo per la produzione del suino pesante destinato alla produzione di prosciutti ed insaccati. Gli allevatori che aderiscono ai consorzi di tutela del prosciutto di Parma e San Daniele, hanno l’obbligo di effettuare un tatuaggio sulle cosce dei suinetti per l’identificazione e la conseguente tracciabilità delle carni lungo la filiera produttiva fino al consumatore. Questa manualità viene solitamente effettuata dalle due alle cinque settimane di vita dei suinetti, secondo l’organizzazione della singola azienda, e generalmente viene “inserita” in occasione di altre manualità effettuate sugli animali (svezzamento, spostamenti, vaccinazioni…) per ottimizzare il lavoro. Inoltre, come imposto dalla legislazione italiana, gli animali devono essere identificati con il codice aziendale mediante tatuaggio sull’orecchio. Queste due operazioni, tra le più detestate dall’allevatore, vengono di solito effettuate contemporaneamente e per la loro esecuzione è indispensabile immobilizzare il suinetto in maniera adeguata. tatuaggio in cavalletto Azienda che vai: soluzione che trovi! Ogni allevatore ha il suo metodo, i suoi tempi, la sua attrezzatura. Tra le varie idee va sottolineata quella del suinetto in cavalletto.
Una struttura a treppiede sostiene un “alloggiamento” in cui i suinetti sono adagiati a pancia in giù, ed immobilizzati da questa “cintura” costituita da una fascia di gomma semirigida, sostenuta da un telaio metallico. Sul fondo di questa “imbracatura”, l’allevatore ha posto uno strato di stracci per “ammorbidire” il contenimento ed evitare lesioni ai suinetti. Il meccanismo di apertura-chiusura è comandata da un pedale, che può essere azionato da entrambe i piedi, secondo la posizione assunta dall’operatore. Una volta messo il suinetto, una grossa molla di richiamo provvede a chiudere la cintura attorno ad esso e ne mantiene il contenimento. In questa posizione è facile provvedere all’esecuzione sia dei tatuaggi sulla coscia e sulle orecchie, sia eventuali vaccinazioni o trattamenti iniettabili. Anche una sola persona può tranquillamente eseguire tutte le operazioni necessarie.
Alla fine, un’altra “pedalata” ed il suinetto esce dal cavalletto contento di essere entrato a far parte dell’elite mondiale del prosciutto. In vita e in morte, una carriera… lo aspetta ! tatuaggio in cavalletto tatuaggio in cavalletto tatuaggio in cavalletto tatuaggio in cavalletto tatuaggio in cavalletto          
Dott. Francesco Tonon
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Tatuando in rastrelliera…la giornata è meno nera! Fare i tatuaggi ai suinetti è una delle operazioni più…odiate dagli allevatori. E come in tutti i lavori impegnativi,  chi è delegato ad essi mette in opera tutto il suo ingegno per poterlo svolgere nella maniera meno faticosa e rapida possibile. D’altronde, negli allevamenti di grandi dimensioni, i capi da tatuare sono svariate centinaia alla settimana, e se non debitamente organizzato, questo lavoro finisce per diventare l’impegno settimanale più ostico, con la conseguenza che spesso viene mal eseguito: i tatuaggi scompaiono o sono illeggibili e quando i suini vanno al macello, le contestazioni fioccano! Per questi motivi, frequentando gli allevamenti, si possono apprezzare  tutte le strategie messe in atto per fare questi benedetti tatuaggi. tatuaggio rastrelliera   Nella lista di questi “inventori” si possono senz’altro iscrivere questi allevatori, che hanno ideato questo marchingegno  capace di contenere un’intera covata di 12 suinetti.  tatuaggio rastrelliera L’attrezzatura in questione, realizzata da loro stessi, consiste in un supporto mobile dotato di una “rastrelliera” in cui i suinetti di 10 giorni di vita vengono posizionati a testa in giù, con le zampe posteriori inserite in un apposito alloggiamento, e “bloccate” con un sistema a molla per impedire che si possano liberare. Una volta inserita tutta la covata, tre o quattro persone lavorano in serie per l’esecuzione dei tatuaggi:
1)    Inchiostro, tatuaggio e massaggio dell’orecchio;
2)    Inchiostro, tatuaggio e massaggio delle cosce;
3)    Eventuali trattamenti sanitari programmati.  tatuaggio rastrelliera       L’organizzazione è fondamentale., e per facilitare il tutto, è stato installato l’impianto centralizzato per la produzione dell’aria compressa (compressore) con la tubatura che attraversa tutte le sale parto, in ognuna delle quali un attacco rapido permette un veloce aggancio della pistola per il tatuaggio.Come dicevano gli antichi: la necessità aguzza l’ingegno (se nel frattempo non è arrugginito!).   

 


Dott. Francesco Tonon
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https://suivet.it/tatuando-in-rastrelliera…la-giornata-è-meno-nera.aspx tonon@suivet.it (Dott. Francesco Tonon) https://suivet.it/tatuando-in-rastrelliera…la-giornata-è-meno-nera.aspx https://suivet.it/tatuando-in-rastrelliera…la-giornata-è-meno-nera.aspx Wed, 10 Mar 2010 23:10:00 GMT